Nel mese di settembre 2021 si è festeggiata la prima edizione del komoot Women’s Torino Nice Rally (TNR), un percorso di 700 chilometri attraverso le montagne e le strade che si snodano tra Torino e Nizza. Nato da un’idea di Lael Wilcox, il progetto ha visto 20 donne da tutto il mondo partire da Torino (altre si sono aggiunte lungo la strada) e pedalare insieme per una settimana di avventure indimenticabili.

Il Torino-Nice Rally (TNR) è un evento di bikepacking in modalità self-supported che negli anni si è guadagnato fama internazionale per via del dislivello brutale del suo itinerario: tagliare il traguardo è già di per sé un’impresa. Dopo aver sponsorizzato l’edizione “ufficiale” dell’evento 2021, komoot ha voluto organizzare una versione del TNR tutta al feminile, realizzando così il sogno di Lael Wilcox (ambassador komoot).

Attivista che si batte affinché sempre più donne si approccino al mondo del bikepacking, Lael sognava da tempo di completare il percorso e, come ha rivelato lei stessa in un articolo pubblicato su The Radavist, l’idea di un TNR riservato alle donne rappresenta perfettamente i suoi ideali.

“Il bikepacking è fonte di ispirazione. Ti dà l’opportunità di condividere idee ed energia positiva con altre persone. A differenza delle gare, non esiste pressione ed è più facile fermarsi e fare due chiacchiere con le compagne di viaggio.”

ll primo komoot Women’s Torino Nice Rally ha superato ampiamente le aspettative. Anche la bikepacker britannica Katherine Moore si è unita al gruppo e ha avuto modo di vivere un’esperienza di condivisione indimenticabile:

“Dopo aver valutato a lungo se sarei stata in grado di percorrere oltre 600 chilometri in montagna, ho fatto il grande passo e mi sono iscritta per unirmi a cicliste provenienti da tutta Europa. Oltre ai paesaggi alpini, al gusto del caffè dei bar italiani e al profumo delle panetterie francesi porterò sempre con me il ricordo di persone straordinarie. Affrontare insieme sfide di questo genere unisce come poche altre cose al mondo.”

Per una settimana intera, Lael, Katherine e le altre cicliste hanno condiviso la strada, facendosi coraggio l’un l’altra nei momenti più duri e aiutandosi nella pianificazione dei ristori e nella scelta dei bivacchi. Non dimenticheranno mai il rifugio che le ha salvate dal maltempo in montagna. Forature, guasti meccanici e imprevisti non sono mancati, ma ciò non ha impedito alle nostre avventuriere di vivere un’esperienza unica, resa indimenticabile dalle nuove amicizie, dai panorami mozzafiato e dalle decine di pizze mangiate insieme. 

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Ci vediamo l’anno prossimo. Viva il bikepacking!

Foto © Rugile Kaladyte