Atlas Mountain Race: come pianificare (e prepararsi a) un evento ciclistico di ultra-endurance

La prima edizione dell’Atlas Mountain Race 2020 è ormai imminente. Sabato 15 febbraio i concorrenti si schiereranno sulla linea di partenza della gara per affrontare un percorso mozzafiato che collega Marrakech ad Agadir: 1.150 km di puro fuoristrada su antiche strade coloniali con oltre 20.000 m di dislivello positivo.

Come ci si prepara a un’avventura di questo genere? Per capirlo abbiamo fatto due chiacchiere con Nelson Trees (organizzatore della gara), Jenny Tough (concorrente) e Betty Achrainer (event partnership manager di komoot).

L’organizzatore della gara: Nelson Trees

Nelson è la mente dietro l’Atlas Mountain Race, un progetto nato dal suggerimento di alcuni partecipanti della Silk Road Mountain Race in Kirghizistan – altra sua creatura. 

Gli albori di una nuova gara di ultra-endurance

“Due concorrenti che hanno terminato la Silk Road Mountain Race erano convinti che avrei dovuto organizzare una gara simile in Marocco. Così mi hanno inviato dei materiale su alcune tracce fuoristrada sui monti Atlas. Dopo aver fatto una ricerca più approfondita, mi sono reso conto che sarebbe stata una location perfetta. Ovviamente gareggeranno anche loro. In effetti non avevano molta scelta, visto che sono stati proprio loro a darmi l’ispirazione.“

Una volta stabilita la location, come si organizza un evento come la Atlas Mountain Race?

“Abbiamo poi effettuato diverse ricognizioni per provare la traccia, registrando tutto con il GPS per non lasciare nulla al caso.”

“Abbiamo trascorso molto tempo facendo ricerca sul percorso, sulle vecchie strade coloniali dimenticate e sulle piste di costruzione più recente. Abbiamo poi effettuato diverse ricognizioni per provare la traccia, registrando tutto con il GPS per non lasciare nulla al caso.  Dopo aver trascorso molto tempo sul campo abbiamo apportato modifiche a ciò che avevamo inizialmente pianificato, includendo alcune sezioni meravigliose che abbiamo scoperto solo quando eravamo in viaggio. Un esempio è l’intera sezione attraverso il CP2 che siamo riusciti a scovare mentre eravamo diretti altrove! ”

Quali accorgimenti bisogna osservare per pianificare un evento di successo in sicurezza?

“Innanzitutto è necessario reperire informazioni sull’eventuale necessità di autorizzazioni e predisporre un piano per le situazioni di emergenza. In quest’ultimo caso è fondamentale sapere se si può contare sulle autorità locali. Inoltre è importante rendere la “vita” dei concorrenti il più semplice possibile, per esempio offrendo loro il trasporto di un cambio di vestiti al traguardo. Ovviamente tutto questo è possibile solo se si coinvolgono le persone giuste. Personalmente sono fortunato ad avere vicino la mia famiglia e a poter contare su partner come PEdALED e komoot che vengono coinvolti seriamente nel progetto, e non soltanto per la semplice firma di un assegno o per la pubblicazione delle foto”.

L’obiettivo

L’Atlas Mountain Race vuole rivolgersi ad atlete e atleti comuni, “di mezza classifica“, a tutti coloro che vogliono superare i propri limiti facendo qualcosa che non avevano mai fatto prima – che si tratti di dormire all’aperto, viaggiare in bici per giornate intere o semplicemente non lavarsi per una settimana.

La durezza della gara è ciò che spinge le persone a partecipare e Nelson vive l’avventura di ogni concorrente con emozione. Ma cosa deve succedere affinché l’organizzatore possa considerare l’edizione inaugurale dell’Atlas Mountain Race un successo?

“Al traguardo vorrei sentire qualcosa tipo: Accidenti, è stata davvero dura, ma grazie!

La concorrente: Jenny Tough

Jenny Tough è un’atleta di ciclismo ultra-endurance con tanta esperienza alle spalle. Ha partecipato alla Transcontinental Race, alla Silk Road Mountain Race e ha già attraversato in solitaria i monti Atlas da ovest a est.

Cosa ha spinto Jenny ad accettare la sfida dell’Atlas Mountain Race?

“Ad essere sincera, desidero innanzitutto pedalare in un posto incredibile, in compagnia di belle persone. Il mondo dell’ultra-bikepacking è una cerchia abbastanza ristretta e ho fatto amicizia con tantissime persone durante gli eventi a cui ho partecipato.”

La preparazione

“Nel corso degli anni ho imparato diversi trucchi per preparare la bici. Ho una vecchia lista con le cose da non dimenticare che utilizzerò anche questa volta e, se trovo il tempo, farò anche un giro di prova con la bici carica per assicurarmi che tutto vada bene.” 

Pianificare l’ignoto

Nonostante la sua lunga esperienza in eventi di bikepacking e di ultra-endurance, l’Atlas Mountain Race presenta molte incognite anche per Jenny.

“Non partecipo per vincere, ma per dare il massimo e portare a termine la gara.”

“Non so davvero cosa aspettarmi dall’AMR. Una cosa che mi preoccupa è che ancora oggi per una donna può essere difficile avventurarsi da sola, soprattutto considerando che dovrò pedalare di notte e campeggiare all’aperto. Ho già avuto qualche brutta esperienza durante una gara in solitaria due anni fa, ma sono abbastanza sollevata sapendo che ci saranno più o meno altri 200 ciclisti in giro!“

In ogni caso l’approccio di Jenny alla gara è già molto chiaro.

“Voglio solo fare una bella corsa e arrivare ad Agadir prima del tempo massimo. Prendere le scelte giuste e restare in movimento il più possibile è di fondamentale importanza, così come fare manutenzione alla bici, ascoltare il proprio corpo e rimanere positivi. Non partecipo per vincere, ma per dare il massimo e portare a termine la gara.“

Il team di komoot: Betty Achrainer

Komoot è partner ufficiale per la pianificazione del percorso dell’Atlas Mountain Race 2020. Betty ci spiega in che modo komoot contribuisce a rendere l’itinerario studiato da Nelson il più accurato possibile.

“Komoot consente di controllare ogni metro del percorso, assicurando che questo segua esattamente la traccia che Nelson aveva in mente. Nella nostra mappa alcune strade mancavano e i dettagli della superficie venivano visualizzati in modo impreciso: per aggiornarla abbiamo agito su Open Street Map, la fonte utilizzata per le mappe di komoot.

Per Nelson la sicurezza dei propri corridori è di vitale importanza.

Per semplificare la sincronizzazione del percorso con i dispositivi GPS utilizzati dai partecipanti abbiamo suddiviso il percorso in tappe utilizzando il Multi-Day Planner di komoot Premium, una funzione che consente di pianificare avventure divise in tappe di più giorni. Ciascun percorso è stato aggiunto a una Raccolta con la descrizione dell’itinerario e le informazioni sui punti di approvvigionamento cibo e i checkpoint.

Invieremo in anticipo il percorso a tutti i partecipanti in modo che possano familiarizzare con la traccia e sincronizzarla con il proprio GPS. La Raccolta che abbiamo creato funge da panoramica dell’itinerario di gara, può essere condivisa con amici e parenti  e persino utilizzata da chiunque desideri pianificare la propria avventura di bikepacking attraverso i monti Atlas.“

Per Nelson la sicurezza dei propri corridori è di vitale importanza.  Betty lavora a stretto contatto con l’organizzazione dell’AMR per garantire l’accuratezza delle informazioni sul percorso e sulle condizioni della strada, affinché i partecipanti possano concentrarsi sulla gara senza doversi preoccupare della rotta. 

Dai un’occhiata alla Raccolta ufficiale dei percorsi Atlas Mountain Race su komoot e lasciati ispirare per la tua prossima avventura.